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Neve

Una nevicata è il manifesto controintuitivo della diversità.

Perché la coltre bianca che si presenta intorno appare uniforme, ma se ti avvicinerai abbastanza, noterai i fiocchi di neve.

Uno diverso dall’altro.

E se la Natura si disturba a creare gratuitamente tale ricchezza, nonostante segua nei suoi processi la via più economica, vien da porsi qualche domanda su un impercepito oltre.

Intanto noi esseri umani, infinitamente più complessi di un cristallo di ghiaccio, destiniamo i nostri sforzi all’omologazione, o all’anti-omologazione, senza seguire la naturale vocazione: l’unicità.

Spero che in questo nuovo anno, oltre alle scarpe da trekking, si usi tutti occhi nuovi.

Belvedere

Tra gli obiettivi di un buon trekking vi è certamente quello di ammirare il paesaggio.

E generalmente, per godere di un’ampia visione, occorre portarsi in un posto elevato.

Cosa faticosa, e non sempre semplice, ma che, lungi dal voler acquisire chissà quale dominio sul mondo, punta a scoprirne la profonda bellezza.

Quando capita che le coordinate di un tale luogo siano solcate da tanti simili, vien da pensare che un sentimento si sedimenti a formare uno spiritus loci: il sentirsi intima parte di un tutto, in un annullarsi che è pienezza e infine armonia.

In un belvedere che diviene benessere.

Potrò fare trekking?

Dal film “Intrigo internazionale”

Nuovo anno, nuovo giro, oppure no?

Il compleanno di Trekland si apre con un interrogativo esistenziale, a causa dei cataclismi socio-economico-politico-militari-sanitari-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta in corso.
Dev’esserci una cospirazione internazionale ai danni dei trekkers e della possibilità di passeggio, perdinci!

Ebbene, se sei tra le fautrici o i fautori dell’anticammino, chiarisco che, quando sei anni fa consigliai di non fare trekking, fui retoricamente antifrastico (cioè scherzavo) e comunque non implicava non farmelo fare :-|

Ma guarda un po’ cosa succede a essere fraintesi…